Il profitto e la Virtu di G. Francola
Ci ho pensato molto prima di scrivere questo post, dopotutto il libro, di cui avevo anticipato l'uscita, mi è stato regalato dall'autore con tanto di dedica.Conosco Giovanni, via web, grazie al suo progetto dello scooter solare Sunny.
Io però credo, e spero, che le critiche siano utili, anche quando sono negative.
Il profitto e la virtù poteva essere un buon libro ma, a mio parere, non lo è per molti motivi. Innanzitutto è molto superficiale, e non poteva essere diversamente, visto che va da i mass media ai bambini soldato, dall'ambiente al petrolio, passando per gli OGM e la globalizzazione in pochissime pagine.
All'interno di questo saggio vengono elencati numerose statistiche, cifre, fantomatici studi scientifici o pseudo tali senza citare fonti, nomi o altro.
Questa mancanza unite a famose bufale, spacciate come realtà, ad esempio le scie chimiche o l'uovo cotto con i cellulari, stende un velo di incertezza su tutto il resto del libro.
Ci sono poi alcuni accostamenti non molto chiari: non bisognerebbe usare il petrolio per evitare i disastri causati dalle carrette del mare, o che il microonde è dannoso perchè se si usano vaschette in PVC durante la cottura alcune sostanze tossiche passerebbero sul cibo. Se così fosse basterebbe usare, rispettivamente, navi migliori e contenitori in vetro.
Il finale poi è onirico, una sorta di rivoluzione delle coscienze che avverrà grazie ad una intuizione di massa attraverso il sesto senso e non so cos'altro.
Un libro ambiental-demagogico che non ispira la minima fiducia. Se questa è l'informazione che dovrebbe combattere i grandi manipolatori e potenti del mondo...
Etichette: libri




Un libro avvincente, un thriller da leggere tutto d'un fiato. Storia interessante, intrigata e ben scritta. Ci sono delle metafore e descrizioni che ti colpiscono.
Chi mi conosce sa che sono ateo. Allora perchè leggere un libro così? Per il semplice fatto che sono anche curioso, le religioni hanno un ruolo fondamentale nella storia dell'uomo e non si possono semplicemente ignorare. Mi sono sempre chiesto su come facesse una persona nel momento di decidere di credere in un dio a scegliere la religione migliore; domanda retorica, sono pochi quelli che ne scelgono una con un qualche criterio. Il più delle volte ti viene insegnato da piccolo, o addirittura imposta. I cristiani per esempio battezzano i loro figli quando sono ancora in fasce. Io sono battezzato, ma questo è un argomento che tratterò in seguito.
Capire il comportamento. Questo il succo del libro. Capire attraverso la regola universale del premio e della punizione. Passando attraverso le gerarchie, l'altruismo, l'amore, libertà, leggi, scienza e cultura. Non basterebbe un'enciclopedia, eppure un semplice saggio vale più di mille parole. Molto interessante e istruttivo e, come sempre grazie alla bravura dell'ottimo divulgatore P. Angela, semplice e leggero.
Ottimo libro, anche se non recentissimo, che ho letto qualche mese fa.











