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giugno 06, 2008

Berlusconi e gli OGM

Il nostro attuale presidente del consiglio è convinto che la fame del mondo si possa combattere con l'uso degli Organismi Geneticamente Modificati (OGM).

Peccato che gli OGM non aumentino la produttività agricola di chi li usa. Gli OGM sono un pericolo per la biodiversità, forse per la salute, rendono i contadini schiavi dai produttori di semi OGM che ne detengono i diritti, hanno un rischio intrinseco di diffusione incontrollata e, quindi, di inquinamento genetico.

In realtà il mondo produce prodotti agricoli per circa 12 miliardi di individui, circa il doppio del necessario. Parte di questa distribuzione viene distrutta, sprecata, mal distribuita, mal incentivata, data in pasto ad animali che poi verranno mangiati da una piccola parte, ricca, del pianeta, ed ultimamente data in pasto alle nostre automobili.

L'aumento del costo del petrolio crea problemi anche, ovviamente, nell'agricoltura, soprattutto per trasporti e fertilizzanti. Problema risolvibile con l'agricoltura di prossimità e biologico.

La crescita economica di Cina, India e Sud America crea un maggior consumo di carne, e quindi di prodotti agricoli per sfamare tali allevamenti. Dopotutto questi paesi emergenti ci stanno semplicemente copiando nelle nostre scelte e stili di vita. Solo ora noi ci rendiamo conto che tale sviluppo è totalmente insostenibile ma vallo un po' a spiegare a loro dopo che, fin'ora, ci siamo presi le loro risorse.

Sostenibilità, efficienza sono due paroline che dovranno sostituire quelle di crescita e produttività, in campo economico, agricolo, energetico ecc. E' l'unica soluzione disponibile.

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maggio 23, 2005

OGM che fanno male

I topi alimentati con mais modificato sviluppano reni più piccoli, una diversa composizione del sangue e altre gravi anomalie fisiche. Lo dice uno studio choc della Monsanto che sarebbe dovuto restare segreto. Ora il timore è per la salute umana.
Corriere della sera
Repubblica
La nuova ecologia

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OGM

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gennaio 26, 2005

OGM: "Altolà ai semi"

Prendo spunto da un paio di post trovati su Ecoblog e su Vogliaditerra che commentano un articolo di Zeus.
Semplificando al massimo il discorso diciamo che se io contadino voglio produrre una pianta OGM, comprerò il sempre da una società di Bioingegneria. La società ha fatto ricerca, ha tirato fuori i soldi e quindi si dichiara proprietaria del codice genetico del seme, protetto insomma da copyright. Quindi quel codice genetico, quel seme, non può essere utilizzato per ulteriori modifice, non può essere rivenduto. E soprattutto, i semi della pianta che è cresciuta dal seme OGM non può essere utilizzato. Quindi io contadino finito il raccolto devo riacquistare i semi.

Le società di Bioingegneria corrono già ai ripari setacciando campi alla ricerca di contadini che si appropriano indebitamente di piante OGM, hanno paura che si formi un mercato di scambio di semi OGM.

Chi di voi soffre di allergia saprà benissimo che il polline delle piante si propaga attraverso il vento per centinaia di kilometri. Si sa che animali, maree portano i semi da paese a paese. Da continente a continente. Quindi io contadino onesto che da generazione in generazione ho fatto una selezione delle mie piante migliori dalle quali ho ricavato i semi ripiantandole mi posso ritrovare a mia insaputa piante OGM. E diventare quindi un fuorilegge.

A tal proposito segnalo questo articolo dove un contadino racconta la propria storia.

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maggio 19, 2004

UE da l'OK a mais OGM

Dopo aver pubblicato una notizia, a mio parere positiva, mi ritrovo a riportarne una meno: l'UE ha dato l'OK alla vendita di mais OGM (che comunque veniva già usato come ingrediente in vari sottoprodotti). Si tratta comunque di mais in scatola con tanto di etichetta che riporterà l'origine. Sarà compito di noi consumatori di boicottare il prodotto colpendoli al portafoglio.
Al TG1 di sfuggita ho sentito un politico che riproponeva ancora il concetto di convivenza di colture OGM e non. Probabilmente ha deciso lui di bloccare seme per seme ogni possibile "fugiasco". :)

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maggio 18, 2004

Retromarcia di Monsanto sul grano OGM

Su The Guardian (e tradotto su Nuovimondimedia) è apparso un articolo interessante: la Monsanto principale azienda produttrice di brevetti OGM ha abbandonato il progetto mondiale sul grano OGM. I produttori di grano e i mugnai hanno avuto paura del possibile boicottaggio dei consumatori europei.
Riporto questa notizia per sottolineare come tutti noi consumatori abbiamo un ottima arma nelle nostre mani: ogni volta che acquistiamo qualcosa stiamo in un certo senso "votando". Il nostro acquisto favorendo una determinata azienda ne favorisce la politica e il funzionamento.

Colgo l'occasione per segnalare un sito interessante: Bilanci di giustizia
cito dal sito Obiettivo principale della campagna è sperimentare, con un consistente numero di nuclei familiari, le possibilità di "spostamento" da consumi dannosi per la salute, per l'ambiente e per le popolazioni del Sud del mondo, a prodotti più sani, che non incidono in modo irreparabile sulle risorse naturali e che riducono i meccanismi di sfruttamento nelle regioni sottosviluppate. Non si tratta quindi di affrontare sacrifici e rinunzie in nome di un'etica e di una giustizia concepite in termini astratti, ma di rifiutare in base ad analisi non superficiali e a scelte coscienti e responsabili i consumi che non rispondono più ai bisogni umani reali o che danneggiano in modo spesso irrecuperabile i meccanismi ecologici e le popolazioni da troppo tempo confinate in una povertà incolpevole.

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marzo 21, 2004

OGM

OGM. Argomento spinoso. Fanno male? Fanno bene? Sono diversi? Sicuramente non è possibile parlarne in un post di un blog. Però è necessario parlarne.
Si parla molto di coesistenza. Avere piantagioni OGM e tradizionali contemporaneamente. In modo da poter scegliere. L'agricoltore può scegliere che cosa coltivare, il consumatore cosa comprare. Ma è proprio così?
E possibile impedire al vento, agli animali di spargere il seme, il polline di un OGM in modo da non contaminare altre piantagioni? Non credo ci sia bisogno di rispondere.
Gli OGM sono coperti da copyright. Se uno non ha i diritti non può coltivarli. E se il mio campo viene contaminato da un OGM di proprietà di qualche multinazionale che succede? Semplice, sono un truffatore. Prova un po' a spiegare che è stato il vento e non tu a piantare OGM.
Sta già accadento, leggetevi questa storia.

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