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dicembre 15, 2009

Spray biodegradabili contro le infestanti al posto della plastica


Avete presente quei teloni neri, di plastica, nei campi coltivati, che servono ad impedire la comparsa di piante infestanti? Presto potrebbero diventare solo ricordi.
Questo è l'obiettivo del progetto LIFE del CNR di Napoli. E' dal 2003 che ci stanno lavorando e da diversi anni lo stanno letteralmente sperimentando "in campo".
L'idea è quella di sostituire questi bustoni di plastica con un materiale che può essere semplicemente spruzzato a terra. Questo spray è composto principalmente di polisaccaridi (contenuti per esempio in frutta ed alghe), una volta spruzzato sul terreno forma uno strato che impedisce a l'erba infestante di crescere. Può essere composto dal materiale di scarto di pomodori o frutta, può essere di vari colori (nero per impedire alla luce di passare o colorato per allontanare insetti), totalmente biodegradabile.
I materiali attualmente usati sono di difficile recupero, smaltimento o riciclo, a causa di tutti i componenti con cui vengono a contatto (fertilizzanti, pesticidi ecc). Spesso vengono semplicemente bruciati dai contadini per risparmiare sul recupero, con tutto l'inquinamento che ne comporta.
Oltretutto, in collaborazione con la Novamont, si stanno anche provando teli in plastica bio ricavata dal mais, tipo quelle delle buste della spesa bio per intenderci, per la creazione di serre.
Insomma un agricoltura sostenibile potrebbe essere presto realtà.

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luglio 03, 2009

Dragonfly vertical farm

Un nuovo progetto di Vincent Callebaut, già ideatore di Lylipad, che stavolta si cimenta sull'agricoltura urbana verticale. Dragonfly, un mega grattacelo a forma di ala di farfalla alto 600 metri (128 piani) con al suo interno abitazioni, uffici ma soprattutto aree coltivabili. Ovviamente il tutto autosufficiente sia per l'acqua che per l'energia.
Non sono un amante dell'architettura moderna, però questo progetto è affascinante.

Chi sa se, a differenza dell'ultima, questa piaccia di più al contadino?

[via Treehugger]

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luglio 24, 2008

Cocomero senza semi

Visto che gran parte di coloro che erano a cena da me, l'altra sera, leggono questo blog, segnalo una novità a completamento di una delle tante discussioni affrontate. Siete disposti a mangiarvi cocomero alla colchicina?

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giugno 06, 2008

Berlusconi e gli OGM

Il nostro attuale presidente del consiglio è convinto che la fame del mondo si possa combattere con l'uso degli Organismi Geneticamente Modificati (OGM).

Peccato che gli OGM non aumentino la produttività agricola di chi li usa. Gli OGM sono un pericolo per la biodiversità, forse per la salute, rendono i contadini schiavi dai produttori di semi OGM che ne detengono i diritti, hanno un rischio intrinseco di diffusione incontrollata e, quindi, di inquinamento genetico.

In realtà il mondo produce prodotti agricoli per circa 12 miliardi di individui, circa il doppio del necessario. Parte di questa distribuzione viene distrutta, sprecata, mal distribuita, mal incentivata, data in pasto ad animali che poi verranno mangiati da una piccola parte, ricca, del pianeta, ed ultimamente data in pasto alle nostre automobili.

L'aumento del costo del petrolio crea problemi anche, ovviamente, nell'agricoltura, soprattutto per trasporti e fertilizzanti. Problema risolvibile con l'agricoltura di prossimità e biologico.

La crescita economica di Cina, India e Sud America crea un maggior consumo di carne, e quindi di prodotti agricoli per sfamare tali allevamenti. Dopotutto questi paesi emergenti ci stanno semplicemente copiando nelle nostre scelte e stili di vita. Solo ora noi ci rendiamo conto che tale sviluppo è totalmente insostenibile ma vallo un po' a spiegare a loro dopo che, fin'ora, ci siamo presi le loro risorse.

Sostenibilità, efficienza sono due paroline che dovranno sostituire quelle di crescita e produttività, in campo economico, agricolo, energetico ecc. E' l'unica soluzione disponibile.

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aprile 04, 2008

API a rischio estinzione

Da tempo ci si domanda dove siano finite le API. Qualcuno un'idea se l'è fatta: il Gaucho. Pensare che senza di loro non ci sarebbe la frutta...

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giugno 28, 2005

Agricoltura verticale


Non so il contadino come la vede però ha delle potenzialità.
Sto parlando del Vertical Farming (agricoltura verticale).
L'articolo l'ho trovato su:
Worldchanging
Gristmill
BoingBoing
Treehugger (cui condivido il pensiero che riporto nel post)

Praticamente coltivare in grattaceli sfruttando l'altezza. Progetto fantascentifico e tutto da confermare ma che dovrebbe ridurre l'impatto ambientale dell'agricoltura.
Coltivare senza usare pesticidi, erbicidi, fertilizzanti basati sul petrolio e smettere di stressare milioni di ettari di terreno che potrebbero essere restituiti alla natura.
Aggiungo che avere a portata di mano nelle città fonti di cibo senza doverli trasportare in giro per il paese, farebbe risparmiare un sacco di soldi e inquinamento.
Risolverà anche la fame nel mondo?

Non voglio iniziare un dibattito sullo stile di vita vegetariano/carnivoro. Però è documentato che utilizziamo gran parte della superficie coltivata per sfamare gli animali che poi mangeremo. Vendere carne a pochi ricchi conviene di più che vendere tonnellate di grano a chi muore di fame, l'economia funziona così.
Mangiare meno carne, oltre che essere salutare, risolverebbe in parte il problema.

Il progetto, se realizzato, potrebbe risolvere il primo problema ma per il secondo non serve un rimedio tecnologico ma sociale.

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